Cerbaia di Lamporecchio 2013

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Torno alle gare dopo quasi un mese e decido di farlo per la 15 km (in realtà sono 13,5) di Cerbaia di Lamporecchio. Il 24 novembre partiamo da Capostrada in tre, io e Fabio e Patrizio dell’Alto Reno, ci iscriviamo, facciamo un poco di riscaldamento e alle 9.00, dopo un minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione in Sardegna, partiamo. La temperatura è fredda, ma la giornata soleggiata. Il percorso è abbastanza bello, è composto da un primo giro più lungo di circa 8 km e di uno più breve di 5,5 attorno alla frazione di Cerbaia (di Lamporecchio, non quella vicino a Lastra a Signa famosa per la presenza del ristorante stellato La tenda Rossa). Il percorso è un susseguirsi di strappi fra salite e discese, non si riesce a prendere il ritmo, ma nel primo giro vado piuttosto bene tenendomi intorno ai 4,32 di media (che poi diventeranno 4,34 con il giro finale). Il brutto è che ti ritrovi spesso da solo e con pochi punti di riferimento. Il rifornimento lo si trova due volte (ma non ne ho usufruito) e la gara nell’insieme è organizzata piuttosto bene. Ho chiuso in 1h 1m 33s, 55  degli assoluti.

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Maratona di Lucca 2013

E alla fine siamo arrivati alla maratona anche per quest’anno. La preparazione non è stata dalle migliori ma lo scopo è comunque di migliorarsi rispetto alle 4,08h di Firenze 2012!

Lucca è alla 5 edizione, è una maratona più a misura d’uomo e che mi ha permesso di cadenzare un ritmo dietro ai Pacemaker (a Firenze non è stato possibile riprendere quello delle 4 ore, erano partiti 7 minuti prima di me!)

Partiamo dal Caffè delle mura, un bel giro completo delle mura (4,5km) bellissime e complete della città di Lucca (patrimonio dell’umanità) e poi giù per prendere il Brennero, direzione Marlia. La corsa è caratterizzata da lunghi tratti completamente dritti e almeno all’inizio in leggerissima salita, comunque io e il mio amico Fabio ci siamo accodati ai “palloncini” delle 3,45h, il ritmo era forse un poco alto ma lo tenevamo bene e siamo stati insieme fino quasi al 29 km. Poi Fabio ha cominciato a sentire la stanchezza nelle gambe, e io, anche se mi ero un poco staccato dia pacemaker ho provato invece ancora a tenere il tempo. Al 35 km improvvisi, prima di rientrare in città e attraversarla per risalire sulle mura, sono arrivati dei fortissimi crampi di stomaco (probabilmente troppi liquidi e poco di solido a colazione!) ho provato a ingurgitare delle banane, ma i dolori si mantenevano. Per fortuna facevano la loro apparizione solo a tratti e sono riuscito a reggere sostando solo alcuni secondi. Dal 40 km in poi, ho dovuto allungare la sosta e mezzo km l’ho percorso camminando.

Poi per fortuna sono riuscito a ripartire e pur tenendo un ritmo basso (circa 6min al Km) sono riuscito ad arrivare al traguardo migliorando di molto il personale

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forse senza i crampi sarei riuscito a restare più vicino alle 3,45 ma anche così non posso lamentarmi!

L’organizzazione è stata ottima, bravissimo il mio pacemaker Gaetano, e l’arrivo in Piazza San Michele è stato splendido!

Mezza Maratona Città di Pisa

In preparazione per la maratona di Lucca come ultima gara del mio calendario avevo scelto la mezza Maratona città di Pisa, percorso molto veloce e pianeggiante.

Siamo partiti dall’ippodromo di San Rossore percorrendo il viale principale in direzione della Torre e della piazza dei miracoli, primi km abbastanza noiosi, tutto a diritto!

Poi arrivati in città dopo un cavalcavia ecco che giriamo intorno alla Pendente e poi ci passiamo proprio accanto entrando nello spazio chiuso della Piazza, poi di nuovo verso i lungarni dove passeremo due volte. Dopo metà gara ci spostiamo invece in periferia e cominciamo il ritorno verso San Rossore che culminerà con l’arrivo dopo 4 km di una strada apparentemente dritta e pari, ma ricca di insidie date le numerose radice che spingono in alto l’asfalto.

Che dire, sono stato contento, ho fatto il mio personale in 1,37,30 migliorando di quasi due minuti il mio precedente tempo.

 

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Lungo Tevere (io, i barboni e le pantegane)

Uno dei miei allenamenti preferiti quando scendo a Roma per Lavoro è il Lungotevere. Solitamente io dormo all’Nhhotel Leonardo da Vinci in via dei Gracchi, per cui uscendo dal hotel giro a sinistra e proseguo dritto, non attraverso il ponte, ma giro di nuovo a sinistra e dopo poche centinaia di metri trovo le scalette che mi portano alla ciclabile lungo fiume. Fino a poco tempo fa, partendo da lì e girando a destra potevate percorre circa 7 km fino al Ponte di ferro dove la ciclabile si interrompeva, ma adesso ho visto che il percorso è stato ampliato e quando avrò più tempo vedrò di provarlo. Comunque poter fare un nell’allenamento di 14 km senza incontrare una macchina non è poco. Si parte quindi dall’altezza del ponte di Piazza del Popolo, si costeggia il Vaticano, Trastevere, l’isola Tiberina e poi ancora giù fino a Porta Portese e oltre. Incontrerete molti altri runner sul percorso, famiglie in bicicletta, barboni sotto i ponti o impegnati a pescare, d’estate troverete molta vita e molte persone, con le bancarelle che a Luglio e Agosto allestiscono veri e propri locali (birrerie, ristoranti, ecc). D’inverno invece sarà un’impresa affrontarlo perché il percorso in buona parte sarà sommerso dalla piena del Tevere.

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Se andate a correre di sera, come spesso faccio io, potrete ingaggiare delle vere e propri gare di velocità con i ratti che nuotano nel fiume (alcuni hanno le dimensioni di un grosso gatto!).
Nell’insieme è un bel percorso, adatto per fare velocità in quanto non presenta grosse difficoltà altimetriche, ed anche un modo per vedere Roma da una posizione insolita

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Gara Brompton, 14-09-2013, Parco degli acquedotti di Roma

La mattina di sabato 14-09-2013 ho fatto la mia prima gara in bicicletta, cercando di non essere banale, l’ìho effettuata con la mia Brompton.
Perché di questo si trattava una corsa per le bici pieghevoli più famose del mondo, bici adatta all’asfalto e non molto al percorso che ci avevano preparato sui sentieri del Parco degli acquedotti di Roma, Comunque tant’è: Ci siamo ritrovato in una decina di folli, vestiti in giacca,camicia, cravatta e pantaloncino corto foto-1 Ci hanno fatto posizionare sul prato le nostre bici chiuse e poi partenza stile Le Mans, per poi affrontare 5 giri per un totale di circa 3,5 km. Lo sterrato non è il campo di battaglia di una Brompton, un paio di volte con il pedale ho strusciato in terra ma alla fine la gara è stata divertente (forse un poco troppo corta, in origine doveva essere 14 km, ma il fondo non era proprio adatto per tale distanza. Ho sbagliato anche la marcia del cambio, sul mio vecchio sturmey archer ho tenuto la 4 invece della 5, ma va bene così, non avrei potuto battere il team campione del mondo che correva assieme a noi!

Potete vedere il video girato con una gopro montata sul casco qui:

CHEESE 2013 parte seconda

La mattina sveglia ore 6,30 e partenza per il percorso lungo, uscendo dal cortile dell’Università di Pollenzo si gira a destra e ci si immette dopo mezzo km sulla statale poi a destra per due km sulla strada molto trafficata e percorsa da camion, sono due km molto brutti e abbastanza pericolosi ma sorpassato il ponte sul Tanaro possiamo girare a destra e immettersi su una bellissima ciclabile che porta ad Alba. Il percorso di circa dieci km è molto suggestivo, costeggia il Tanaro e raggiunge anche una bellissima chiusa con Mulino annesso. Il percorso è abbastanza pianeggiante, un misto di asfalto e sterrato che può diventare impegnativo dopo un’acquazzone. Il paesaggio è molto bello e permette di correre in sicurezza, fra alberi, campi e persino un laghetto di pesca sportiva. Insomma un percorso quasi perfetto se non fosse per quei due km di statale veramente pericolosi.

11-12-10_1016Il problema è stato il rientro in albergo dopo i 24 km percorsi ad una buona andatura (praticamente un medio per me) e la sistemazione delle bottiglie e di tutto l’arredamento nello stand che mi ha impegnato mattina e pomeriggio.

Per fortuna alla sera sono arrivati gli amici della condotto Slow food di Alberobello e siamo usciti a cena (è stata l’ultima volta che ho messo le gambe sotto un tavolo fino al giovedì successivo), una cena piacevole prima di cominciare una fiera meravigliosa, ma molto impegnativa, con orari massacranti (11-23!), cibo non da atleti e molto alcol, ma se il vino è nemico dell’uomo, chi fugge davanti al nemico è un vigliacco!

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Cheese 2013

C’è chi fa vita d’atleta e chi no (io no!). Settembre è stato un mese terribile lavorativamente, praticamente senza pause e spesso senza toccare il letto di cosa, comunque mercoledì 18 sono partito alla volta di Bra per organizzare lo stand della mia azienda a Cheese 2013. Ho preso alloggio presso l’hotel Agenzia imagese come al solito ho chiesto al portiere un luogo dove andare a correre. Lei gentilissima mi ha suggerito due percorsi, io dovendo aspettare che il mio allestitore finisse di montare la struttura ho scelto il più corto. Si parte dall’Hotel agenzia di Pollenzo, uscendo dal cortile dell’università di Scienze Gastronomiche si gira a Sinistra fino a raggiungere la provinciale, si attraversa e si continua il percorso di circa 2 km su una strada asfaltata in mezzo ai campi, alla fine ci si rimette sulla statale e si seguano i cartelli per Pocapaglia. La strada comincia ad inerpicarsi, abbandoniamo la principale dopo circa 1 km e mezzo mantenendo la destra e cominciamo l’ascesa vera e propria. sono 2 km e mezzo di una buona salita, con alcune pendenze elevate ma brevi fino a giungere al paese, di lì sono tornato indietro dando una brusca accelerata.

Rientro in hotel, doccia, allestimento stand, cena piemontese con amico e pronto per il giorno seguente!

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Parco degli acquedotti Roma

Mi sono trovato per lavoro in una zona di Roma che non conoscevo, Cinecitta, e questo mi ha portato a conoscere un’area verde di Roma, fuori dai miei soliti giri di corsa (villa Borghese, Villa Ada, lungofiume). Il percorso si snoda su un anello che circonda una parte di un antico acquedotto romano. L’anello esterno è circa sei km e mezzo, ma è allungabile con escursioni all’interno e divagazioni varie. Si percorre sempre uno sterrato un poco polveroso (le mie scarpe dopo tre giorni a correre lì hanno necessitato di un lavaggio), ma siamo in mezzo alla Storia e questo praticamente non ha prezzo. Sembra anche di essere molto fuori dal caos della città eterna, ho incontrato persino pastori con le pecore, famiglie con bambini piccoli in bici e ogni tipologia di runner. Il circuito è abbastanza pianeggiante, ma non monotono, ci sono piccole salite ed è tenuto molto bene. Volendo ci si può anche allungare verso il parco di Tor di quinto, come ho fatto io, trovandosi davanti quasi paesaggi irreali trattandosi della capitale (e di un quartiere non troppo rinomato)
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Uno stradello di campagna, nessuna casa in vista se non quest’isolato casolare, troppo bello per essere vero!
Comunque ci ho percorso in tre giorni 50 km e ne sono rimasto ben contento, se siete in zona provatelo.

p.s. Le fontane io le ho trovate solo lato Tuscolana (vicino alla chiesa e alla fine di via Lemonia) mentre sul lato Appia non ne ho viste
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Passeggiata nella valle del serpente

Una delle mie corse preferite si svolge in quel di Campiglio e porta il suggestivo nome di Passeggiata nella Valle del Serpente. E’ una corsa dura, ma molto ben organizzata, e con paesaggi suggestivi. Purtroppo la nottata non era stata ottima e la mattina al mio arrivo ero piuttosto stanco, ma in corsa poi passa tutto, o almeno così si dice. Dopo aver “schedato” tutti quelli del gruppo sportivo ci siamo preparati per la partenza. ANN_5209Pronti via ed ecco un falso piano di circa due km che dal paese di Campiglio ti riporta verso la strada principale, la Modenese, poi giriamo bruscamente a destra e torniamo indietro lasciando l’asfalto per uno stretto viottolo campestre che si riunisce risalendo sulla strada appena percorsa dopo circa un km, poco dopo rientriamo nel paese ANN_5664, il mio passo è buono (forse troppo) 4,34 al km, poi si scende per un altro km circa, lasciando la strada principale sulla destra e imboccando un viottolo asfaltato che ti porta alla prima salita nel bosco. La salita è impegnativa e il terreno un poco scivoloso, sono andato troppo forte e comincio a pagarlo in salita, per fortuna dopo poco c’è il primo rifornimento, la strada torna asfaltata prima di rientrare nel bosco, con pendenze molto ampie che costringono praticamente a camminare (quello davanti a me provava a correre ma io a piedi ero più veloce!). Arriviamo nel paese di Pupigliana dopo circa 8 km, c’è l’ultimo rifornimento e poi via in discesa per due km, ripassiamo davanti al viottolo asfaltato che ci ha portato nel bosco e poi quella che all’andata era stata una splendida discesa diventa una durissima salita di circa 600 mt, poi un breve saliscendi, e lasciamo nuovamente il nastro d’asfalto per entrare in paese dal bosco, discesa, salita ed ecco l’arrivo. Noe è andata malissimo 1h 1min 25 sec, ma avrei potuto probabilmente togliere un altro minuto sul tempo, ho avuto troppo timore degli ultimi km di salita e nel bosco sento di non aver tirato al massimo. Comunque ho migliorato il tempo dell’anno scorso di oltre un minuto quindi va bene (è la prima volta che riesco a migliorare un tempo dell’anno scorso dopo l’infortunio).Schermata 2013-09-10 alle 09.29.17

Una corsetta in Calabria parte due

Il mattino successivo mi sono detto, devo preparare una maratona, non la Pistoia Abetone, quindi basta salita, ci vuole un poco di pianura. Quindi parto e mi dirigo a Sibari che nel mio immaginario è località di villeggiatura per gaudenti e crapuloni, reinbocco l’a3 ed esco pochi chilometri dopo immettendomi in una pianura quasi deserta in direzione Mare. Dopo una ventina di km arrivo finalmente alla meta, che è totalmente diversa da come me la immaginavo (e non poteva essere altrimenti), case color bianco sporco o pietra, una specie di agglomerato commerciale, un distributore automatico e in lontananza una piccola pineta (tenete presente che il mare ancora non l’ho visto). Comunque, un poco deluso, parcheggio l’auto vicino ad un campo da tennis, metto su le scarpe da allenamento (nike structure 16) e parte dirigendomi verso la pineta intuendo, a ragione, che il mare è di là. In circa un km attraversando una passeggiata in cemento sono sulla ciclabile del lungo mare, svolto a sinistra e costeggiando la spiaggia la percorro tutta per circa un altro km, poi attraverso un fiume su un ruscelletto secco e mi immetto su una strada che si allontana dal bagnasciuga, sono circa altri due km e mezzo che mi riportano quasi alla statale se non che riesco a girare prima. La strada percorsa era fatta di campi e poche case e l’asfalto era rovente per il sole del mezzodì. Per fortuna la stradina su cui ho deviato era fra gli alberi e le temperature si abbassano, purtroppo arrivato alla fine, dopo circa un altro km, la strada comunque si immette sulla statale ma ne percorro soltanto poche centinaia di metri per rigirare subito in direzione mare: classica strada alberata (molto spogli ma alberi) del sud che porta ad un villaggetto turistico molto nudo e anonimo, da lì entro in pineta e dopo poco mi ritrovo sulla ciclabile, torno verso il ponte e a quel punto ho raggiunto e superato gli otto km, dal ponte riparto percorrendo la ciclabile fin dove a termine ed entro anche sulla spiaggiaImmagine

Da lì torno indietro e rientro vero la macchina e sono a dieci km, non contento decido di fare un giro attorno a Sibari e rientro sulla spiaggia dopo aver girato intorno al paese all’inizio della ciclabile, che ripercorro di nuovo e arrivo alla macchina con quasi 14 km percorsi. E’ il momento di ripartire, mi attendono a Castrovillari per cominciare la serata e per finire il mio viaggio in Calabria.Immagine

Ripartirò la mattina dopo con l’aereo per Pisa